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venerdì 18 settembre 2009

Oggi, su PortaPortese

UOMO solo settantenne cerca badante referenziata disposta a trasferirsi in abruzzo

STUDENTE in fisica matematica o filosofia capace piccola manovalanza

RAGAZZA cercasi esperta per banco gelato. Anche prima esperienza (??)

DONNA cercasi per lavoro a ore non di pulizie pomeriggio o sabato (o dio)

GARAGE cerco brava persona con dimistichezza nel parcheggiare

Le parole poetiche del giorno

Reichstag

Scoiattoli bruni mangiano sotto gli alberi d'autunno sognando un Reichstag di noci

Fandonia

Azalee di vetro infrangono i ricordi del tempo, fandonia illuminata di stelle

Cioccolato

L'arresto cardiaco condurrà un cioccolato negro a smarrire i suoi chicchi nei ventri dei poveri

lunedì 14 settembre 2009

Purezza è mescolanza

Leggendo il Partenio del Louvre (il partenio era, nell'antica grecia, un canto intonato da vergini in onore della dea Aurora, Aotis) mi sono imbattuta nell'aggettivo "akèratos" che vuol dire "puro".
L'aggettivo deriva, però, da un verbo che, apparentemente, sembra significare l'opposto. "Kerànnumi" infatti vuol dire "mescolare, mischiare". La purezza è, dunque, mescolanza? L'aggettivo puro è, inoltre, quasi sempre accostato al termine "oro" che è, a sua volta, simbolo della preziosità. Chi abbia un'idea grossolana e obsoleta di purezza, ascolti: essa è, prima di tutto, mescolanza, multiformità, varietà! Imperfezione, insomma. E quindi, perfezione assoluta.

Le parole poetiche del giorno

Madrigali
Incontriamoci. Sotto i madrigali innevati dove il tempo ha dato l'abito ai nostri imbarazzi disinvolti.

Inconsueto
E il divino richiamo dell'inconsueto ci richiamava, come cocci senza numero di un museo perduto.

Cuscini
Mi restano i fogli spezzati, le chitarre baciate, i cuscini persiani.

NOTIFICA: Mèsaktos in greco vuol dire rotto a metà

Parole e frammenti tratti da pezzi di poesie
Suggerite altre parole poetiche. Fuori piove e c'è grigio. Banale. Vi dice niente? Trasformate le atmosfere in parole, le parole in atmosfere.

Descrizione di un viaggio

Durante un'attività svoltasi quest'estate, ho scoperto con sorpresa che molti ragazzi, soprattutto adolescenti, non denigrano la scrittura. Avevo assegnato ai presenti il compito di completare l'incipit di una storia...Nessuno ha propriamente risposto alla traccia ma tutti hanno scritto qualcosa di interessante, ognuno ha espresso qualcosa che, a mio avviso, risultava non banale, unico nella sua essenza. Più che altro si trattava di uno sfogo e ho potuto constatare con reale stupore quanta sofferenza vi fosse nelle parole di quei ragazzini così apparentemente sereni e in pace con loro stessi. Si dice che ci sia molta superficialità nella gioventù di oggi e che questa superficialità emerga soprattutto a scuola, per esempio, durante i temi scolastici. Io trovo spettacolare il fatto che durante una festa, mentre si beveva e la musica era alta, un gruppo di ragazzi sia stato incuriosito dall'idea di dover inventare una storia, o meglio, di poter esprimere sè stesso, più dei vestiti e del trucco pseudo-emo. Solo attraverso il coinvolgimento del ragazzo sul piano emozionale si può sperare di arrivare a toccare l'aspetto più intellettivo-concettuale.

Questo blog vuole essere un punto di incontro per poeti -incompresi e non- e scrittori.
La riproposizione virtuale dell'angolo della scrittura del Trentova Village.

Mèsaktos