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lunedì 12 ottobre 2009

Le parole poetiche del giorno

Per le parole poetiche del giorno, prendo interamente spunto da una nuova poesia scritta in occasione di un concorso che aveva come tema "Che fai tu luna in ciel?".
Non è facile scrivere della luna. Tanti, in passato, si sono confrontati con questa elemento, da sempre simbolo della solitudine dell'uomo e del mistero della natura. Rischioso confrontarsi con il genio dei poeti del passato.

Rintocchi
Madre di tutti i romantici che si sono persi dietro ai tuoi rintocchi

Tovaglia
Tovaglia di piombo che hai sottratto ai piromani il piacere del fuoco

Piscio
Ti sputa, Vulcano, rovente, il piscio dei gatti, tu sorridi.

La poesia, per intero:

Non potrei immaginare altra notte.
Timoniere indiscusso degli universi,
sorvegli l'attimo in cui nacqui.
Madre di tutti i romantici
che si sono persi dietro ai tuoi rintocchi.
Le albe, le aurore, i tramonti,
i mille duelli a colpi di spada,
sanno di te i fari della città sepolta,
tovaglia di piombo
che hai sottratto ai piromani
il piacere del fuoco.
Ardi.
Tu hai conosciuto altri amori,
dove i fiocchi di neve
incantavano i giorni
e il collo della vedova
luccicava sotto alla lama d'acciaio.
Trattieni il respiro,
eppure ogni tuo battito
scandisce i miei affanni.
Ti sputa, Vulcano, rovente,
il piscio dei gatti,
tu sorridi.
Li senti, Notre-Dame, i tetti,
gotico, lo slancio,
la tua morsa ti stringe,
affonda, la carne, tu ridi.
Un satellite felino
ti cicca nel cratere,
sanguini appena,
ricurva,
un ultimo fiato sul mondo.
E piangi.
Non potrei immaginare altra notte.

Marina Carbone